Il Candidato Sindaco: Giuseppe Carovani

Nato nel 1959, sposato con due figli, è in pensione da due anni. Ha lavorato come artigiano per 20 anni, è stato Sindaco di Calenzano dal 1999 al 2009 e poi impiegato per altri 13 anni in aziende private, occupandosi prima dello sviluppo delle energie rinnovabili e infine del coordinamento dell’ufficio gare.

Durante i suoi due mandati da Sindaco furono portate avanti, con un lavoro collegiale di tutta l’Amministrazione, scelte che consentirono un forte balzo in avanti di Calenzano nelle dotazioni di opere pubbliche e di servizi.

In quell’epoca sono state realizzate le casse di laminazione sui torrenti di Calenzano che hanno messo in sicurezza idraulica gran parte del territorio; è stato eseguito il primo cablaggio con la fibra ottica; è stato trasferito il museo del figurino al Castello di Calenzano.

Sono stati inoltre realizzati il palazzetto dello sport, il parco di Travalle, l’Università del Design, il nuovo palazzo comunale, il complesso della nuova biblioteca, circa 20 rotatorie, decine di chilometri di marciapiedi e di piste ciclabili, le case popolari a Carraia e Dietro Poggio, oltre 50 alloggi ad affitto agevolato, il centro don Marco Brogi, le scuole ampliate e ristrutturate della Don Milani e di Via del Risorgimento, le nuove strutture per l’infanzia a La Chiusa, in Via Firenze e a Settimello.

In quegli anni è stata condotta una lunga trattativa con Società Autostrade per i lavori della terza corsia autostradale che ha portato ad ottenere il finanziamento di una serie di importanti opere di interesse per la nostra comunità quali gli adeguamenti della SP8 in località Le Croci, il by pass a Carraia, la galleria del Colle, il Parco delle Carpugnane, il collettore fognario di Via Dante Alighieri, la pista ciclabile Carraia-Calenzano. È stato infine anche sottoscritto il protocollo di intesa con Terna per l’interramento degli elettrodotti che attraversano il nostro territorio.

Dopo tanti anni sono ancora diverse le opere ottenute in quella stagione da completare o da realizzare.

 

"Sarà per me un vero onore rappresentare alle prossime elezioni amministrative il raggruppamento di forze civiche promosso da Sinistra per Calenzano, l’associazione politico-culturale in cui milito ormai da cinque anni. Voglio ringraziare i compagni che hanno avanzato questa proposta e tutti coloro che l’hanno condivisa, dimostrando una fiducia nei miei confronti che farò di tutto per meritarmi.

Confesso che ci ho pensato parecchio prima di decidermi a dare la disponibilità. Avrei voluto godermi l’agognata pensione dedicandomi alle cose che mi stanno più a cuore: la famiglia, il volontariato, le passeggiate.

Ho fatto il Sindaco per dieci anni dal 1999 al 2009 e so che si tratta di un impegno per molti aspetti totalizzante; ma è anche di una delle cose più belle che ti possano capitare nella vita: assumere la guida della tua comunità e prendersi cura del territorio in cui sei nato e in cui vivi.

Ci tengo tantissimo a Calenzano. Le amministrazioni che si sono succedute nei decenni passati hanno lavorato molto per renderlo una cittadina vivibile, preservando un rilevante patrimonio ambientale appena a due passi da casa.

Io ho avuto la fortuna di essere sindaco in una fase straordinaria e una parte significativa di quello che Calenzano è oggi fu sviluppato in quel periodo assai fecondo.

Tuttavia il nostro territorio porta ancora i segni dello sviluppo industriale impetuoso degli anni ’60 che, come un’alluvione inarrestabile, invase e stravolse la parte pianeggiante del nostro Comune.

Un territorio quindi da curare, da rispettare e da tramandare ai nostri figli, cercando di rimarginare le ferite ancora aperte, e, soprattutto, evitando di aprirne di nuove.

Non abbiamo quindi in alcun modo condiviso la scelta dell’attuale Amministrazione di andare a saturare gli ultimi spazi inedificati rimasti liberi, ribaltando così la scelta strategica assunta proprio nei primi anni duemila di salvaguardare il territorio inedificato per concentrarsi sul riuso, sul recupero e la riqualificazione dell’edificato esistente, prevedendo standard dedicati all’edilizia sociale.

Le aree verdi su cui oggi con la nuova pianificazione urbanistica si concede di costruire (Fibbiana, Via dei Prati, Via Pertini) hanno una valenza ambientale e paesaggistica cruciale per il nostro territorio e la nostra comunità. Lo hanno testimoniato centinaia di cittadini con le loro firme sulle nostre osservazioni e proposte, che non sono state neppure prese in considerazione dall’attuale Amministrazione.

Proprio in ragione anche di tali atteggiamenti di chiusura, in questi anni fra abitanti e governo cittadino si è scavato un solco profondo non facile da colmare. I cittadini si sentono inascoltati e qualsiasi tentativo di dialogo appare vano.

Quello che mi ha incoraggiato a impegnarmi di nuovo in prima persona è stata anche la crescita della partecipazione consapevole, dentro e fuori dall’associazione Sinistra per Calenzano, di tanti che hanno voluto dare il proprio contributo ad un progetto civico di cambiamento per Calenzano. In questa sfida pertanto sono sicuro di non essere solo, ma di lavorare insieme a tante persone, fra cui anche molti giovani, che si sono appassionate alla politica, sono affezionate ai beni comuni e amano profondamente Calenzano.

Abbiamo provato a confrontarci anche con le attuali forze di maggioranza per verificare se vi fossero possibilità di ricomporre la frattura fra le forze progressiste a Calenzano, ma i nostri interlocutori hanno confermato il loro pieno appoggio anche alle scelte dell’Amministrazione per noi meno condivisibili.

Non abbiamo potuto far altro che prenderne atto con rammarico.

Ora ci attendono mesi molto impegnativi di ascolto, di confronto, di elaborazione che vorremmo fare insieme ai tanti che condividono i nostri valori e le nostre idee, ma anche considerando le voci di quei cittadini che, non trovando ascolto e risposte, si sentono disorientati ed hanno perso ogni riferimento.

Noi ci saremo e ce la metteremo tutta per far bene, per dare a Calenzano l’Amministrazione che si merita e di cui ha bisogno."

- Giuseppe Carovani